Moxa – L’uso del calore per guarire

La moxibustione è, come le altre pratiche della medicina cinese, di antichissima origine e di essa si parla già in un libro di seta, rinvenuto presso le tombe di Mawangdui appartenute alla famiglia Li Zang, risalente al II-I secolo a.C. Moxa o l'erba che brucia, stirata dell’artemisia (o assenzio selvatico), o “ l'erba di San Giovanni ” detta anche "scacciadiavoli", colta al solstizio d'estate (il 21 giugno), quando, analogicamente, l'erba accoglie in sé il massimo calore del sole.

Questo calore irradiato dalla pianta ripristina il flusso ordinario dell'energia e del sangue nel corpo, ristabilendo l'equilibrio psico-somatico. Dalle foglie seccate e triturate si ottengono delle palline o dei coni oppure dei sigari lunghi 20 cm.. che appoggiati sulla pelle in corrispondenza dei punti di agopuntura, sono accesi all'estremità superiore più lontana dalla cute e poi lasciati "bruciare" fino al loro spegnimento.

La foglia essendo di pura natura yang, ha la capacità di rigenerare lo yang primario. Può aprire i dodici meridiani principaliregolando l'energia, espellendo il freddo e l'umidità, riscaldando l'utero, arrestare i sanguinamenti, riscaldare la milza e lo stomaco per rimuovere la stagnazione, regolare le mestruazioni e facilitare l'uscita del feto. Quando è bruciata, penetra in tutti i meridiani ed elimina le malattie.

La moxibustione è usata nel trattamento di tutte le patologie dominate dal Freddo e dall'Umidità, aventi un deficit di YANG, come le patologie croniche quali bronchiti ed asma, sia con presenza di Calore o di Freddo e nelle patologie contraddistinte da forte stasi di QI e Sangue, poiché :

  • velocizza la corrente energetica nei Meridiani
  • disperde il Freddo e l'Umidità
  • armonizza il rapporto tra QI e Sangue
  • tonifica lo YANG
  • si oppone ed espelle le energie patogene mantenendo la salute